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La terapia con ossigeno iperbarico migliora le funzioni neurocognitive dei pazienti post-ictus: un'analisi retrospettiva

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OTI (ossigenoterapia iperbarica)

Sfondo:

Studi precedenti hanno dimostrato che la terapia con ossigeno iperbarico (HBOT) può migliorare le funzioni motorie e la memoria dei pazienti colpiti da ictus in fase cronica.

Obiettivo:

Lo scopo di questo studio è valutare gli effetti dell'OTI sulle funzioni cognitive complessive dei pazienti post-ictus in fase cronica. La natura, il tipo e la sede dell'ictus sono stati studiati come possibili fattori modificatori.

Metodi:

È stata condotta un'analisi retrospettiva su pazienti trattati con OTI per ictus cronico (>3 mesi) tra il 2008 e il 2018. I partecipanti sono stati trattati in una camera iperbarica multiposto con i seguenti protocolli: da 40 a 60 sessioni giornaliere, 5 giorni a settimana, ciascuna sessione includeva 90 minuti di ossigeno al 100% a 2 ATA con 5 minuti di frenatura ad aria compressa ogni 20 minuti. I miglioramenti clinicamente significativi (CSI) sono stati definiti come >0,5 deviazioni standard (DS).

Risultati:

Lo studio ha incluso 162 pazienti (75,3% maschi) con un'età media di 60,75±12,91. Di questi, 77 (47,53%) hanno avuto ictus corticali, 87 (53,7%) ictus erano localizzati nell'emisfero sinistro e 121 hanno subito ictus ischemici (74,6%).
L'OTI ha indotto un aumento significativo in tutti i domini delle funzioni cognitive (p < 0,05), con l'86% delle vittime di ictus che ha raggiunto la CSI. Non sono state osservate differenze significative post-OTI tra gli ictus corticali e quelli sottocorticali (p > 0,05). Gli ictus emorragici hanno mostrato un miglioramento significativamente maggiore nella velocità di elaborazione delle informazioni post-OTI (p < 0,05). Gli ictus dell'emisfero sinistro hanno mostrato un aumento maggiore nel dominio motorio (p < 0,05). In tutti i domini cognitivi, la funzione cognitiva basale è stata un predittore significativo di CSI (p < 0,05), mentre il tipo, la sede e il lato dell'ictus non sono stati predittori significativi.

Conclusioni:

L'OTI induce miglioramenti significativi in ​​tutti i domini cognitivi, anche nella fase cronica avanzata. La selezione dei pazienti post-ictus da sottoporre a OTI dovrebbe basarsi sull'analisi funzionale e sui punteggi cognitivi basali, piuttosto che sul tipo di ictus, sulla sede o sul lato della lesione.

Fonte: https://content.iospress.com/articles/restorative-neurology-and-neuroscience/rnn190959


Data di pubblicazione: 17-05-2024
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